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Isabella boselli

è stato fondato nel 2000 da Isabella Boselli ed è situato nel cuore del quadrilatero bolognese.
Lo Studio opera su tutto il territorio nazionale ed internazionale offrendo servizi all’insegna della professionalità per il suo commitment. 

Lo Studio svolge attività di assistenza tecnica a favore delle Autorità di Gestione e delle Autorità di Audit in materia di interventi di valutazione, di monitoraggio e di auditing (revisione/certificazione di primo e secondo livello) su progetti gestiti con risorse regionali, nazionali e comunitarie e a gestione diretta UE nonché a livello nazionale su Fondi Interprofessionali.

L’attività è svolta da un team di professionisti qualificati che hanno maturato competenze differenziate nelle principali aree della consulenza fiscale, societaria, gestionale e legale, al servizio dei numerosi committenti pubblici/privati operanti a livelli internazionali.

La struttura giovane e dinamica fornisce un elevato grado di professionalità da parte delle persone che vi operano: un team di professionisti preparati e qualificati, desiderosi di emergere nel settore di riferimento, ed in grado di creare un grande valore aggiunto per i clienti, mettendo a frutto le competenze trasversali di ciascuno.

Guastavillani
La famiglia, il Palazzo, la Villa e l’Opera Pia

Il viandante che si fosse trovato a passare nei primi anni del 1500 per la Strada Castiglione a Bologna, nel tratto fra via Monticelli e via de’ Chiari, nella sponda alta che costeggiava il canale di Savena, ancora a cielo aperto (verrà tombato solo nel 1661), avrebbe visto grandi lavori in corso: si stava costruendo la nuova dimora dei Guastavillani.

La famiglia è oriunda di Gesso (sulle colline bolognesi nei pressi di Monte San Pietro) e già nel 1200 si hanno notizie storiche di tale Albertino Guastavillani proprietario terriero di una certa rilevanza. Con il passare del tempo i Guastavillani, tramite matrimoni di interesse, si imparentarono con le famiglie nobili bolognesi.

Fu così che nel 1474 Bartolomeo Guastavillani, avendo venduto le proprie case poste fra il Borgo Peradello e la via Mastro Martello (oggi diremmo fra il Pratello e via de’ Coltellini) si trasferì in alcuni edifici acquistati in Strada Castiglione. Qui, dopo aver abbattuto le case più fatiscenti ed inglobando alcune parti di pregio, fece costruire il proprio palazzo a partire dal 1507.

Come si può vedere osservando la facciata l’edificio si compone di due parti. La prima ad essere costruita e che riporta il civico 22 (e l’antico 384 in una lapidetta murata) è meno guarnita, con quattro finestre semplici e rettangolari al primo piano. La seconda al numero 20 (antico 383) presenta invece quattro ampie finestre con volta ad arco e divisori in pietra fra un piano e l’altro. Il palazzo fu terminato nel 1560, con un bel portico di dieci colonne che sostengono nove eleganti archi guarniti.

Gli ingressi al palazzo sono impreziositi da due massicce ghiere di pietra che ripetono nei numerosi riquadri il motivo a quadrifoglio. Le due porte, ricostruite in epoca moderna, conservano dei bei mascheroni in bronzo alle serrature. All’interno del 20 due pregevoli cortili, preesistenti alla facciata, datati 1400, mentre al 22 si apre uno splendido cortile cinquecentesco. Sopra il portale di tale civico si possono vedere gli stemmi Guastavillani e Cassoli, mentre a fianco dell’ingresso si può apprezzare un affresco secentesco raffigurante un’aquila (presente nello stemma Guastavillani) sapientemente protetto da un cristallo.

Nel 1572 Filippo Guastavillani, a 31 anni, fu eletto Senatore e nel 1574 fu creato Cardinale dallo zio materno, quel Giacomo Boncompagni, bolognese, che presiede, in effige di bronzo con il nome di Gregorio XIII, sulla facciata nel Palazzo Comunale in Piazza Maggiore. Molto attivo al seguito papale Filippo divenne assai ricco e potente.

Fra il 1575 e 1583 acquistò una vasta area agricola e boschiva sul colle di Barbiano ed al centro della proprietà fece costruire una grande e magnifica Villa (1577-1581) ricca di soluzioni architettoniche e pregevoli caratteristiche. Tale edificio che al tempo era chiamato il Palazzo di Barbiano è da noi conosciuto come Villa Guastavillani.

Filippo Guastavillani muore a Roma nel 1587 e lascia un ingente patrimonio al nipote Angelo, figlio di suo fratello Girolamo e di Orsina Bentivoglio. Nel 1695 il nipote Senatore Angelo Guastavillani cedette ad un prezzo simbolico (quasi una donazione) tutta la vasta tenuta di Barbiano, Villa compresa, all’Ordine dei Gesuiti, che ne ebbero il possesso fino alla soppressione della Compagnia di Gesù da parte di Papa Clemente XIV, avvenuta nel 1773. La famiglia Guastavillani si adoperò quindi per riavere tali beni e così, dietro congruo prezzo, il Senatore Francesco nel 1781 riacquistò l’intera proprietà.

Ultima discendente dei Guastavillani fu Virginia sposata al Conte reggiano di altissimo lignaggio Francesco Cassoli, da cui ebbe due figli: Rinaldo e Giulia. Il Conte Rinaldo Cassoli, in procinto di morire senza eredi nel 1918, dispose che con le proprie sostanze fosse istituita una Fondazione intitolata alla sorella Giulia Cassoli ed alla madre Virginia Guastavillani.

Nel 1920 viene costituita con Regio Decreto l’Opera Pia Cassoli Guastavillani dedita alla cura di bambini fragili e bisognosi. L’ Istituto di Barbiano accoglierà i primi ospiti nell’anno 1927. Dopo l’ultima guerra fu trasformato in sanatorio e con tale funzione rimarrà fino agli anni Settanta.

Poi la proprietà passa al Comune ed infine nel 1998 la Villa Guastavillani viene acquisita dall’ Alma Mater Studiorum Università di Bologna che dopo ingenti e costosi restauri la destina a scopi ed attività istituzionali.

per la mia Amica Isabella.

Bologna 07 Maggio 2016

Carlo Silvio Mattei

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